Nel settore dei servizi di emergenza, i dispositivi di protezione individuale (DPI) sono fondamentali per garantire la sicurezza degli operatori sul campo. Tuttavia, circolano numerosi miti e concezioni errate riguardo alla loro manutenzione e pulizia. Per fare luce su questo argomento cruciale, abbiamo intervistato Christian Giuliani, CEO di ProFire.
Che se si lavano i DPI si rovinano, diminuendone le proprietà protettive. Questo non è vero se si effettua il trattamento dell’abbigliamento secondo le istruzioni del produttore e con macchine adatte. Di fatto, è ben più probabile incorrere in problemi indossando DPI contaminati che rovinare DPI nel processo di lavaggio, se fatto correttamente.
Il grande vantaggio di avere DPI puliti e curati in modo corretto è la sicurezza. Per esempio, la contaminazione da olio diminuisce l’efficacia del capo ignifugo perché l’olio è una sostanza infiammabile; i residui oleosi dunque possono favorire ulteriore combustione durante gli interventi.
Un altro esempio è il contatto del DPI ignifugo con gli schiumogeni che vengono utilizzati durante lo spegnimento dei fuochi, che notoriamente diminuiscono la capillarità superficiale del capo idrorepellente, dando la possibilità a microparticelle di insinuarsi ancora più facilmente nelle fibre del tessuto.
Diciamo quindi che il grande vantaggio del lavare il DPI è la sicurezza degli operatori di soccorso ma non solo. I Vigili del Fuoco, ad esempio, operano ad ampio spettro, non solo spegnendo fuochi ma anche offrendo supporto tecnico durante emergenze come incidenti stradali e calamità naturali. Il lavaggio del DPI dunque salvaguarda la salute dell’operatore di soccorso che lo indossa, ma anche dei soggetti a lui vicini, come ad esempio pazienti che hanno bisogno di immediata assistenza medica.
Sì, il processo di svestizione ha ricevuto attenzione da parte di esperti e, di recente, sono state create linee guida per garantirne la sicurezza. Si deve dire che non è sempre semplice seguire scrupolosamente tutte le indicazioni come da manuale, ma ci sono accortezze da rispettare in ogni momento. Molto importante è che l’isolamento dell’abbigliamento contaminato avvenga immediatamente dopo l’intervento e, in particolare, non si deve mai salire in macchina con indosso DPI contaminati.
Non bisogna sempre lavare i DPI. Quando si esce sotto un temporale e ci si sporca di fango, i DPI possono anche essere puliti semplicemente con acqua o con una pezza. Inoltre, se non si usano macchine specifiche, le caratteristiche protettive dei DPI possono essere compromesse, diminuendone l’efficacia. Bisogna dunque accertarsi di utilizzare macchine di lavaggio che offrono anche trattamenti specifici per ristabilire proprietà protettive dei tessuti.
Molti operatori nei servizi di soccorso ricorrono a macchine di lavaggio domestiche per la pulizia dei DPI. Queste non sono sufficienti per raggiungere i risultati desiderati di sanificazione perché non offrono una gamma abbastanza ampia di programmi e, se in uso continuo, non ricevono lo stesso livello di assistenza delle macchine professionali.
Miele Professional è per noi a ProFire un partner che offre vasta esperienza nella cura dei DPI. Avendo una sua squadra di vigili del fuoco a Gütersloh, la sede centrale di produzione dell’azienda, Miele ha avuto negli anni la possibilità di studiare molto da vicino le necessità dei servizi di soccorso per quanto riguarda il lavaggio e la cura dei DPI. Miele ha dunque conoscenze che non molti hanno in questo campo. Inoltre, negli anni, Miele e ProFire hanno stretto collaborazioni con i produttori di DPI a livello nazionale e internazionale, estendendo la loro conoscenza delle migliori tecniche per servire il settore dei servizi di soccorso.
I DPI sono in genere fatti di materiali resistenti e quindi è facile pensare che non si deteriorino durante il lavaggio in lavatrice. Questo non è del tutto vero. Se laviamo i DPI con programmi tradizionali, alla lunga, questi sono destinati a perdere caratteristiche fondamentali di protezione, come l’essere impermeabile, ignifugo, traspirante e resistente. È dunque importante usare macchine studiate apposta per la sanificazione e l’asciugatura dei DPI perché queste dispongono di programmi che non solo mantengono, ma anche ristorano le loro proprietà.
Le macchine giuste sono un punto di partenza imprescindibile. È però importante saperle usare correttamente e sviluppare un sistema per rendere le attività di lavaggio tracciabili e documentabili. È altrettanto consigliato designare persone autorizzate all’uso delle macchine: questo limita ulteriormente il rischio di contaminazione e assicura una procedura di lavaggio efficace. Oltre a imparare ad operare le macchine correttamente e ad eseguire una corretta manutenzione, queste persone potranno anche essere un punto di riferimento per il servizio di assistenza.
Si sta facendo già tantissimo in questo ambito. Si pensi solo che, fino a qualche decennio fa, era pratica comune portare a casa i DPI e lavarli nelle macchine domestiche, usate anche dal resto della famiglia. Dobbiamo assicurarci che ogni operatore sia sensibilizzato e che capisca a fondo i pericoli a cui ci si espone con uno scorretto lavaggio dei DPI.
Non esiste una soluzione che funziona per tutti allo stesso modo. I responsabili di ogni servizio di soccorso devono assicurarsi di lavorare con specialisti per individuare soluzioni adatte al loro contesto e ai loro bisogni. Specialisti come ProFire offrono consulenze gratuite, personalizzate e a 360 gradi, affidandosi a fornitori leader nel campo dell'igiene e manutenzione dei DPI per i servizi di soccorso.